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Il simbolo

  • Immagine del redattore: Marikantonella Maiellaro
    Marikantonella Maiellaro
  • 25 nov 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

A cosa ci riferiamo quando parliamo di simboli? Quali sono le loro funzioni?

Per rispondere a tutte queste domande è fondamentale comprendere il significato etimologico della parola stessa: simbolo deriva dal greco symbolon, che a sua volta deriva dal tema del verbo symballo, con il significato approssimativo di “mettere insieme due parti distinte”.

Per definizione il simbolo riunifica le cose, appiana le dualità e le dissolve per mezzo della sua arcana comunicazione, ed il suo utilizzo è atto, in modo particolare, alle esigenze della natura umana che necessita di una base sensibile per elevarsi verso le sfere superiori. In questo senso il linguaggio simbolico si presta perfettamente alla natura stessa degli essere e delle cose, specie per la trasmissione di delle verità di ordine metafisico e religioso.

Essendo questa una forma di comunicazione sintetica, ogni simbolo è in grado di trasmettere una moltitudine di significati e interpretazioni possibili che è in grado di trasmettere: il simbolo possiede infatti una possibilità di concezioni illimitate, a differenza del linguaggio verbale che è, per definizione, limitato da significati più definiti e fermi, statici. A differenza delle espressioni che utilizziamo abitualmente, che sono di origine puramente analitica e discorsiva, il linguaggio simbolico si serve dell’intuito per comunicare un messaggio, ciò lo rende il mezzo più adatto per la trasmissione di verità più alte: gli archetipi. Gli archetipi sono le verità di ordine superiore, che rappresentano i modelli sui quali l’uomo è edificato e si riconosce, un patrimonio condiviso da tutta l’umanità e al quale possiamo attingere attraverso la comprensione dei simboli. Ogni raffigurazione simbolica manifesta un contenuto spirituale e rappresenta un punto di contatto con l’archetipo, questo rende un simbolo vivo e inscindibile dall’archetipo stesso.

Un esempio in questo senso è proprio il simbolismo religioso, l’insieme di simboli che rappresenta aspetti importanti delle religioni di tutto il mondo, e ancora ampiamente diffuso nella nostra contemporaneità. Con la sua immediatezza e semplicità, esso facilita la diffusione e la comprensione dei concetti chiave delle rispettive religioni, rafforzando la devozione, la preghiera e superando le barriere culturali. Un altro esempio in questo senso è la simbologia numerica, universalmente riconosciuta da tutta l’umanità e libera da qualsiasi appartenenza locale e nazionale.


 

Bibliografia: (Terzano, 1996) Terzano N. Enzo, Pietra di Luna, Castel Frentano, 2014

(Guénon, 1962) René Guénon, Simboli della scienza sacra, Lavis, 2017

(Wind, 1983) Edgar Wind, L’eloquenza dei simboli, Azzate, 1992

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