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8- La Giustizia

  • Immagine del redattore: Marikantonella Maiellaro
    Marikantonella Maiellaro
  • 23 gen 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

L'Arcano Maggiore numero 8 è La Giustizia, anche chiamata Legge Universale, Osiride o Vergine Astrea. Il numero 8 è, secondo Jodorowsky, l’apice della serie dei numeri pari, oltre ad essere in numerologia uno dei simboli più antichi: rappresenta universalmente l’equilibrio cosmico e la perfezione, l’integrità e la completezza.

Nei numeri arabi infatti il numero 8 è formato da due cerchi sovrapposti, simboleggiando la stabilità tra gli opposti (tra cielo e terra, materia e spirito), un concetto coerente se pensiamo al fatto che l’8 è il doppio del 4, numero per eccellenza della stabilità materiale. È anche associato alle leggi che governano il mondo della materia e l’obiettività nel giudizio, motivo per il quale La Giustizia dei Tarocchi è associata a questo numero.

Protagonista assoluta di questa lama è una donna dall’aspetto severo e imparziale, un’amministratrice di giustizia il cui sguardo è fisso verso l’osservatore.

Nelle sue rappresentazioni questa figura è solitamente rappresentata seduta su un trono sontuoso e brandisce due strumenti: una spada nella mano destra, che solitamente raffigura la fatalità, e una bilancia nella sinistra.


ICONOGRAFIA DELLA CARTA


L’iconografia della Giustizia nei Tarocchi di Marsiglia, una donna imponente e seriosa comodamente seduta sul suo trono, ci spiega con efficacia come equilibrio e perfezione non siano in realtà sinonimo di simmetria, questa lama infatti presenta diversi elementi asimmetrici:

  • Le colonne del trono sono di altezze diverse, la sinistra presenta sulla sua sommità una sfera che non è stata rappresentata sulla colonna destra;

  • La collana dorata non è centrata e pende verso destra;

  • I piatti della bilancia, attributo ricettivo, non sono allineati e pendono verso sinistra. Questi sono illuminati da una luce azzurra, sintomo del fatto che ciò che fa pendere i piatti è proprio la nostra spiritualità posta a giudizio;

  • La lama della spada di colore azzurro, attributo attivo della lama, non è allineata con la colonna del trono; Questa ha il compito di recidere ciò che è superfluo, ci libera da ciò che non è essenziale.

Si pensa che sia La Giustizia stessa a condizionare il movimento dei piatti della bilancia mediante il gomito della mano sinistra e il ginocchio della gamba destra, questo potrebbe essere interpretato in modo negativo, attribuendo il condizionamento all’ingiustizia e all’astuzia, oppure che questa disuguaglianza alluda all’instabilità della natura e al sostegno che il divino eserciti su questa.

Ad ogni modo il messaggio che sembra volerci trasmettere quest’Arcano è quello di non ambire al perfezionismo, perché ciò che è perfetto risulta immobile, statico e fuori dalla natura umana. La perfezione infatti, secondo questa interpretazione, andrebbe sostituita invece con il dinamismo dell’astuzia.

La protagonista di questa carta possiede caratteristiche che la rendono profondamente umana, come i capelli e la pelle rosa carne ed il vestito variopinto che affonda nel terreno ai piedi del suo trono. Al contempo però possiede punti d’incontro con il divino, presenti sul ricco copricapo che La Giustizia indossa: in particolare la striscia bianca che orna la sua fronte, simbolo della purezza divina, ed il cerchio giallo bordato di rosso, il terzo occhio dell’Arcano che rappresenta lo sguardo dell’Universo.

Lo sguardo in particolare è un elemento molto importante in questa lama, La Giustizia guarda esattamente davanti a sé, fisso negli occhi dell’osservatore, invitandoci all’introspezione, ad una presa di coscienza su quello che è il nostro presente, ci invita a comprendere quello che ci meritiamo e far giustizia a noi stessi. Altri simboli significativi all’interno di questa raffigurazione sono:

  • La macchia viola sotto al gomito della donna, il viola è un colore misterioso, simboleggia la saggezza che muove le azioni di questo Arcano.

  • La mano che tiene la bilancia sta compiendo un gesto sacro: il mundra. La parola deriva dal sanscrito e significa “gesto” o “atteggiamento” e consiste nel congiungere le quattro dita della mano, che rappresentano le quattro istanze dell’essere, con il pollice, simboleggiando l’unità.



Nei Tarocchi Rider-Waite La Giustizia è stata assegnata al numero 11 e si trova esattamente a metà nel percorso. Questa carta ha come protagonista la dea Temi, o Themis in greco antico, della mitologia greca. Il significato del suo nome è “irremovibile”, ed è la personificazione dell’ordine, della giustizia e del diritto, la tradizione prevedeva perfino l’invocazione del suo nome durante un giuramento.

Esattamente come nell’iconografia marsigliese, La Giustizia brandisce una bilancia e una spada, tiene lo sguardo fisso davanti a sé ed è seduta su un trono interamente coperto dall’abito rosso che indossa. Come spesso avviene nei Tarocchi Rider-Waite, anche questo Arcano è rappresentato tra due colonne, a rafforzare la sua fermezza.


LA GIUSTIZIA NELLE LETTURE


La Giustizia potrebbe rappresentare una figura materna molto dogmatica e distruttiva. Oppure un bisogno di perfezione del consultante che arriva a diventare paralizzante, impedisce di attuare i progetti in maniera concreta. Essendo una carta legata alla legge, questo Arcano rimanda ovviamente alle istituzioni dello Stato. In qualsiasi verso si manifesti, La Giustizia ci suggerisce di fare un bilancio delle nostre vite, affinché ognuno di noi possa comprendere cosa non è in equilibrio. Perché ciò avvenga è necessario compiere un percorso di introspezione, un vero e proprio viaggio nella nostra interiorità, al fine di liberarci da un passato scomodo e infelice, oppure dai sensi di colpa, dai rimorsi o dai rimpianti…

In linea generale da quelli che sono gli squilibri, che siano questi causa nostra o altrui, che ci rendono la vita difficile e compromettono la nostra stabilità emotiva.

Al diritto: la Giustizia è una lama a doppio taglio il cui obiettivo è quello di raggiungere un vero e proprio stato di consapevolezza, ci dice che ognuno raccoglie ciò che semina. Si tratta infatti di una carta molto favorevole e positiva per le persone che agiscono nel giusto, il significato diventa ovviamente avverso se il consultante compie azioni che vanno contro la legge. Ci dice che tutto andrà per il verso giusto se siamo in grado di mantenere un certo rigore, ma soprattutto tenendo sotto controllo la situazione, senza eccessi. I tempi di realizzazione dei nostri obiettivi potrebbero essere lunghi ma l’esito sarà positivo, specie se questa carta sarà estratta per ultima: il significato generale è che, nonostante le difficoltà, il consultante ne uscirà vincente.

Al rovescio: anche al rovescio la legge può essere protagonista della lettura, ma in questo caso l’esito sarà molto probabilmente negativo. Oppure ci potrebbero essere dei ritardi e dei contrattempi che si frazionano tra noi e la riuscita dei nostri progetti.

La Giustizia estratta al rovescio potrebbe anche riferirsi ad un eccesso di razionalità e pragmatismo, al vittimismo del consultante e ad un suo eccesso di giudizio. Potrebbe anche riferirsi ad ideologie oppressive e repressive, ad un’intolleranza generale nei confronti dell’altro o ad una vera e propria incapacità di giudicare le proprie capacità.


 

Bibliografia/Sitografia:

La via dei Tarocchi, Alejandro Jodorowsky https://tarocchieamore.net/giustizia-amore/#:~:text=La%20Giustizia%20%C3%A8%20la%20carta,In%20amore%20privilegia%20la%20razionalit%C3%A0.&text=La%20Giustizia%20%C3%A8%20l'arcano%20maggiore%20numero%20otto%20dei%20tarocchi.&text=La%20carta%2C%20quindi%2C%20rappresenta%20la,clemenza%20ma%20anche%20l'inflessibilit%C3%A0.

https://it.wikipedia.org/wiki/Temi

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