17- La Stella
- Marikantonella Maiellaro
- 4 mag 2021
- Tempo di lettura: 4 min
La diciassettesima carta degli Arcani Maggiori dei tarocchi è La Stella, o Le Stelle.
Questa carta simboleggia la speranza e l’attesa di una nuova alba, è infatti interpretata come la Stella Cometa, guida dei Re Magi. Sia nei tarocchi di Marsiglia che nei tarocchi Rider Waite, l’iconografia della carta vede una donna nuda in riva ad un ruscello, si tratta del primo essere umano rappresentato nudo nei Tarocchi. Questa figura richiama inoltre le divinità femminili con cui condivide le caratteristiche di rappresentazione, come per esempio Venere e Afrodite accostate all’acqua e alla vita. La carta corrispondente alla Stella, nella prima serie decimale dei tarocchi, è Il Carro: il numero sette è il grado più elevato dell’azione nel mondo. Proprio come Il Carro, che ha agito nel mondo come un conquistatore, La Stella è intenta ad agire sul mondo irrigandolo e nutrendolo. In entrambi i mazzi vi è una stella ad otto punte, circondata da sette stelle più piccole, non è affatto una scelta casuale se pensiamo al fatto che il numero otto è il numero dell’ordine cosmico e dell’infinito, su cui questa donna veglia. 8 è inoltre la somma delle cifre di questa carta, infatti 1 + 7 = 8. Nelle rappresentazioni più antiche, La Stella è raffigurata in piedi e rivolge il suo sguardo verso una delle stelle, mentre l’uccello appollaiato sull’albero è un Ibis, simbolo dell’anima.
ICONOGRAFIA DELLA CARTA

Nei Tarocchi di Marsiglia il cartiglio inferiore di questa carta riporta una dicitura ambigua, che da spazio a molte letture: potrebbe trattarsi del francese “fonte” o “la stella”. Il fatto che La Stella sia rappresentata nuda suggerisce la sua purezza, ma al contempo il suo distacco. Questa figura non ha niente da nascondere, è semplicemente intenta a trovare il suo posto sulla Terra. Con il suo atteggiamento, che suggerisce sottomissione ma al contempo ancoraggio, ella è inginocchiata: rende omaggio al posto in cui si stabilisce, il punto preciso in cui la terra entra in comunicazione con il Cosmo. Come è avvenuto in precedenza con La Temperanza, La Stella regge tra le mani due brocche, sembrerebbe intenta a versare del liquido sia nell’acqua del ruscello che sulla terra. Mentre una delle due anfore sembra aderire al suo corpo, all’altezza del pube, l’altra si distanzia dalla sua figura: la prima sembra rappresentare le forze istintive, mentre l’altra quelle spirituali. La Stella utilizza entrambe per nutrire l’ambiente circostante. Sulla sua fronte vediamo una luna arancione che suggerisce la sua saggezza ricettiva, che le permette di trasmettere l’energia universale che la attraversa: La Stella riceve dall’alto e diffonde con generosità quanto ricevuto, al fine di fertilizzare il paesaggio che la circonda. Ella stessa risulta fertile e gravida, intorno a lei vi sono alberi dalle fronde arancioni, cariche di frutti gialli. Come dice Jodorowsky, “La Stella è sia il canale dell’infinito sia il canale dell’eternità”.

Simile è la raffigurazione della Stella nei Tarocchi Rider-Waite:
Al centro della rappresentazione vi è sempre una donna che si rifà alle rappresentazioni classiche delle dee.
Ella è intenta a versare, nel ruscello e sulla terraferma, l’acqua da due anfore. L’acqua versata sul terreno si ricongiunge a quella del fiume, si tratta probabilmente di un’allusione al Karma, ai gesti che si perpetuano nel tempo e nelle vite.
Il paesaggio alle sue spalle è luminoso, rigoglioso e verde, illuminato a giorno.
Come avvenuto nella rappresentazione della Temperanza, anche La Stella posa un piede nell’acqua e uno sulla terraferma. Ancora una volta il contrasto è utile alla crescita
LA STELLA NELLE LETTURE
Al dritto: Si tratta di un Arcano di pace, giustizia e armonia, connesso alla nostra guida spirituale, collegata ad un universo più ampio come quella della dimensione divina. È la “buona stella”, indice di una situazione particolarmente favorevole al consultante. Indice di una rinascita spirituale, solitamente La Stella si riferisce all’uscita da una situazione difficoltosa, dato che è tradizionalmente associata alla fortuna, alla prosperità e alla generosità.
Rappresenta, in linea generale, il punto d’arrivo, la realizzazione degli sforzi compiuti, ma anche un nuovo inizio, una nuova prospettiva da cui ripartire. Si tratta di una fase in cui ciascuno di noi trova il proprio posto per agire nel mondo, nutrendo e abbellendo il luogo che ha fatto suo. Ci si realizza dal punto di vista creativo, si tiene fede ai propri desideri e alla nostra natura profonda. La stella sembra suggerire, specie tra due scelte inconciliabili, la conciliazione, ci invita inoltre ad essere generosi con il prossimo, a diffondere abbondanza nell’ambiente in cui viviamo.
Al rovescio: Se capovolta, la Stella assume una connotazione del tutto negativa.
Le anfore dell’Arcano sembrano sprecare invece di donare: le energie vengono sprecate, rivolte al passato e tormentate dalle nevrosi del nostro bambino interiore, ancora segnato da un evento svoltosi nel passato. Un essere pretenzioso, insoddisfatto, un pozzo senza fondo probabilmente orientato verso gli eccessi della vita. Dato che al dritto rappresentava “la fortuna”, naturalmente rovesciata si riferisce alla sfortuna, ad eventi spiacevoli, ad un periodo difficile e privo di occasioni, contrassegnato da disagi, ostacoli, delusioni, speranze frustrate.
L’attesa è lunga, probabilmente il consultante è troppo sicuro di se e poco ragionevole, incline agli eccessi o alle fantasie irrealizzabili. Oppure pigro, apatico, attanagliato dall’incertezza dovuta a false convinzioni, pessimismo e resistenza al cambiamento.
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