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20- Il Giudizio

  • Immagine del redattore: Marikantonella Maiellaro
    Marikantonella Maiellaro
  • 29 mag 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

La ventesima carta degli Arcani Maggiori dei Tarocchi è chiamata Il Giudizio, o l’Angelo. In molti mazzi questa lama rimanda al Giudizio Universale, evento che, secondo l'escatologia cristiana, si verificherà alla fine dei tempi, subito dopo la Seconda venuta di Cristo. L’angelo dalle grandi ali variopinte è probabilmente l’Arcangelo Michele, messaggero e guida delle anime.

Com’è scritto nell’Apocalisse, egli annuncia il momento della verità, Il Giudizio, in cui ciò che materiale viene separato da ciò che è spirituale: la vittoria finale dello spirito sulla materia. Se prendiamo in analisi La Luna, Il Sole e Il Giudizio, rispettivamente gli arcani 18, 19 e 20, questi risultano inevitabilmente connessi in un rapporto di tipo evolutivo. Il Giudizio rappresenterebbe infatti la nascita della coscienza, dopo la ricettività della Luna, e il suo lavoro sotterraneo nell’inconscio, e la costruzione del Sole, portata poi inevitabilmente alla luce, splendente come verità.

In questo quadro, Il Giudizio si colloca alla fine di un trio: i morti si alzano dai loro feretri, ciò che è defunto risorge, ciò che è nascosto viene alla luce.


ICONOGRAFIA DELLA CARTA

Nell’iconografia dei Tarocchi di Marsiglia, l’illustrazione del Giudizio riflette perfettamente il concetto appena espresso. Il principio femminile a destra e quello maschile a sinistra si uniscono e danno vita ad un nuovo essere, androgino e divino, collocato ben oltre il dualismo maschile/femminile e che obbedisce al richiamo della Coscienza Suprema, rappresentata dall’angelo.

Attraverso la coscienza, immateriale e immortale, ogni essere umano può sfidare la morte. L’Angelo, intento a guardare davanti a sé e con la tromba in mano, rappresenta l’annuncio divino, e il cerchio di nubi intorno a lui potrebbe invece rappresentare invece l’apertura dello spazio mentale.

La stessa apertura condivisa anche dalla testa dell’essere androgino appena fuoriuscito dalla terra: questa, dalla strana forma circolare con un buco al centro, rimanda al vuoto mentale che egli è riuscito ad ottenere.

Per questo motivo 22 scalini, proprio come gli Arcani Maggiori, si mostrano davanti a lui sulla tromba: sono le scale che gli permetteranno di raggiungere l’uovo d’oro che rappresenta dio in azione.

La bandiera dell’angelo riporta una croce di colore rosa carne su sfondo arancione, questo, diviso in quattro quadrati, rappresentano i quattro elementi della natura (che verranno poi rappresentati ne’ Il Mondo sotto forma di animali).

La croce rosa carne potrebbe rappresentare invece, secondo Jodorowsky, la vocazione dell’essere umano a vivere sia in senso orizzontale nel mondo, che in senso verticale tra Terra e Cielo.

Anche l’iconografia dei Tarocchi Rider-Waite rappresenta Il Giudizio, ma colloca la scena in un ambientazione diversa dalla precedente. L’Arcangelo Michele, immenso nei cieli, suona una tromba a cui è attaccata anche stavolta una bandiera, ma i cui colori risultano diversi: si tratta di una croce rossa dai bracci uguali, su sfondo bianco.

Bambini, uomini e donne dal corpo grigio si elevano, grazie al suono dello strumento, da tombe o sarcofagi altrettanto grigi, mentre l’intera scena è ambientata nel bel mezzo dell’acqua e sul retro compaiono montagne innevate.

IL GIUDIZIO NELLE LETTURE


Secondo Jodorowsky: “Quando si estrae questa carta, significa che si viene chiamati. Sopraggiungeranno difficoltà se, per qualche ragione, non si riesce a rispondere a questa chiamata.” Secondo il tarologo cileno infatti, questa lama dei Tarocchi potrebbe riferirsi alle circostanze relative alla nascita del consultante: dal parto problematico ad una situazione difficile che riguarda le circostanze della nascita stessa. Come conseguenza di ciò, il consultante potrebbe percepire, in maniera conscia o inconscia, di non essere stato desiderato, scatenando così nevrosi, disperazione e difficoltà, che lo attireranno inevitabilmente verso il basso.

In questo caso, questa carta comunicherà un messaggio ben specifico: chiunque nasce perché ben voluto dall’universo, che ha permesso alla sua vita di essere generata.

Potrebbe inoltre riferirsi a difficoltà nei confronti del desiderio di vivere, problematiche relative alla sua vocazione, artistica o professionale, o ancora difficoltà nell’essere valutati o nel valutare gli altri. In linea generale, Il Giudizio secondo Jodorowsky si riferisce a difficoltà e resistenza esercitata nei confronti della propria natura profonda, verso il grado superiore di Coscienza che la chiamata dell’Angelo ci pone davanti.

Rimanderebbe infine al sopraggiungere di una nuova vocazione, di un nuovo desiderio o una chiamata di qualsiasi genere, ma è anche un invito, per la coppia, alla realizzazione di un’opera d’insieme, che sia questo un figlio concreto o simbolico.

Riporterò di seguito quelli che sono i significati canonici, anche in cartomanzia, di questo Arcano Maggiore.

Al dritto Il Giudizio rappresenta infatti l’inatteso, l’imprevisto, tutto ciò che come il giudizio divino si annuncia rapido e improvviso. Se nel verso corretto, questa carta si riferisce a sorprese piacevoli ed eventi indubbiamente positivi, specie se accompagnata da carte altrettanto positive. Qualcosa di molto desiderato, e che probabilmente si aspettava da molto tempo, arriverà nel campo d’interesse del consultante. Il Giudizio è inoltre sinonimo di vittoria e conquista, rinnovamento dopo una crisi, ma anche un’azione da compiere nell’immediato, da cui dipende il benessere ed il futuro del consultante, potrebbe infatti trattarsi di un’occasione, un momento favorevole per i nuovi inizi. In linea generale si tratta del momento della resa dei conti, quando il giusto verrà premiato, oppure un momento particolarmente favorevole per la notorietà del consultante.

Al rovescio invece, la risposta alla domanda del consultante è estremamente negativa, il giudizio diventa sfavorevole. Questa carta si riferisce infatti ad una trasformazione estremamente rapida e inattesa, ma al negativo. Potrebbe trattarsi anche del rifiuto della verità, una difficoltà di adattarsi al cambiamento, ai rinnovamenti. Inoltre le questioni che si credevano concluse potrebbero essere rimesse in discussione, motivo per il quale occorre prendersi le proprie responsabilità e rispettare gli impegni presi.

Il consultante potrebbe trovarsi, in linea generale, in una condizione di crisi e incertezza, intimorito com’è dalla realtà, oppure, al contrario, potremmo essere di fronte ad un individuo troppo impulsivo, che tende a sopravvalutarsi ed affrontare gli eventi in modo incosciente. Potrebbe anche preannunciare notizie e sorprese sgradevoli, delusioni.


 

Laura Tuan, Il Linguaggio segreto dei Tarocchi

Alejandro Jodorowsky, La Via dei Tarocchi

https://www.tarocchionline.eu/il-giudizio.html

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