3- L'Imperatrice
- Marikantonella Maiellaro
- 26 dic 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 13 apr 2021
L’Imperatrice, anche chiamata Madre celeste, Venere Urania o Fecondità Universale, è la carta numero 3 degli Arcani Maggiori. In numerologia, il 3 è associato alla creazione, si tratta di un simbolismo naturale che affonda le sue radici nel simbolismo dell’apparato genitale maschile, ma anche nella teoria magica di Dio che, in quanto Creatore, deve essere triplice.
Il grado tre nei Tarocchi equivale ad un’esplosione senza esperienza, ciò che La Papessa ha accumulato nella sua gestazione esplode senza una vera e propria direzione: si passa dalla verginità e dalla clausura alla creazione.
ICONOGRAFIA DELLA CARTA

Nei Tarocchi Marsigliesi L’Imperatrice è una donna giovane dall’aspetto regale, siede sul suo scranno con uno sguardo impassibile e le gambe divaricate. Proprio come ogni imperatrice che si rispetti, l’Arcano Maggiore numero tre indossa una corona finemente decorata che simboleggia la bellezza della creatività. Analizzando la sua figura notiamo diversi elementi significativi: i suoi grandi occhi verdi sono il riflesso della natura eterna, in continuo rapporto con le forze celesti, mentre il pomo d’Adamo ci dimostra come il dualismo dell’Imperatrice sta anche nel suo elemento mascolino, simbolo della virilità maschile nella sua femminilità.
La donna indossa un abito rosso al centro, attivo, e blu alle estremità, in maniera del tutto opposta al mantello e all’abito monacale della Papessa. L’Imperatrice appare fredda all’esterno, ma nasconde un centro attivo e caldo, lo stesso in cui ci invita ad entrare: sul suo petto infatti notiamo una piramide di colore giallo, al cui interno possiamo intravedere una porta. La luna crescente delineata sul vestito rimanda alla ricettività che abbiamo incontrato anche nella Papessa, ma in questo frangente ci vuole comunicare che la forza creativa e sessuale non ha origine dentro di noi ma nel Cosmo, quindi fluisce dall’esterno.
Le sue mani sorreggono uno scettro ed uno scudo, come un vero e proprio blasone gentilizio:
Lo scettro è il simbolo del potere, del comando, L’Imperatrice lo tiene in direzione al suo sesso, sotto le sue dita vediamo spuntare una foglia verde, simbolo della primavera perpetua, e l’impugnatura dello scettro di colore giallo, simbolo del potere creativo illuminato dall’intelligenza.
Il blasone è il simbolo delle capacità difensive, reca un’aquila incompleta, ancora in formazione dato che un’ala è stata parzialmente raffigurata. Confrontando questo con lo scudo che invece è rappresentato nell’Arcano numero 4, L’Imperatore, ci accorgeremo che quello dell’Imperatrice presenta un’aquila maschio, mentre l’altro un’aquila femmina: torna, ancora una volta il dualismo maschile/femminile che già avevamo accennato in precedenza.
Infine, ai piedi dell’Imperatrice possiamo intravedere un serpente bianco, simbolo dell’energia sessuale dominata e incanalata, vissuta con piena consapevolezza dall’Arcano.

L’interpretazione dell’Imperatrice nei Tarocchi Rider-Waite differisce per pochi elementi da quella dei Tarocchi marsigliesi, tra questi vi è: l’abito decorato da melograni, frutto presente anche nella raffigurazione della Papessa nei Rider-Waite, il diadema d’alloro sormontato da dodici stelle a sei punte, come i dodici segni zodiacali, e lo scudo, a forma di cuore e recante il simbolo del pianeta Venere, rappresentato per terra, ai piedi del suo scranno.
Un’altra sostanziale differenza in questa rappresentazione è la scelta della collocazione dell’Imperatrice: se nei Tarocchi marsigliesi questa sembrava poggiare i piedi su un pavimento ricoperto di mattonelle policrome, facendoci intuire la collocazione di quest’Arcano all’interno di un palazzo dove cresce del verde, L’Imperatrice del Rider-Waite è collocata nel bel mezzo di una natura lussureggiante, segno evidente del suo elemento.

Nel mazzo Visconti-Sforza, possiamo notare come tre anelli incrociati decorino la trama i mantelli dell’Imperatrice e dell’Imperatore, si tratta di un simbolo che si riferisce direttamente al matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti.
L’IMPERATRICE NELLE LETTURE
Nella lettura L’Imperatrice potrebbe riferirsi ad una donna colta e attraente di qualsiasi età, animata dal fervore e pronta a superare ogni limite. Potrebbe trattarsi anche di una madre autoritaria ma comprensiva, oppure una donna di potere, mossa da pulsioni dominatrici, perfettamente in grado di regnare e esercitare la propria forza, ad ogni modo un individuo capace di concretizzare le proprie idee e aspirazioni.
Al diritto l’Imperatrice influenza positivamente le carte che la circondano, questo Arcano ci riporta al piacere, alla passione e alla sperimentazione attraverso il corpo e i sensi, al ricongiungimento con la natura, potrebbe anche essere sinonimo d’inconsapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni, mosse forse dal piacere sensoriale, dall’istintività. È anche sinonimo di creatività al femminile, di fanatismo adolescenziale, si tratta in ogni caso di una carta positiva, che rimanda ad un periodo di crescita.
Al rovescio potremmo essere di fronte ad una figura fortemente venale e negativa, capace di cattiveria e superficialità. L’Imperatrice al contrario può indicare inoltre una mancanza d’azione, una vera e propria difficoltà nel valutare la scelta migliore. Oppure, in materia di relazioni, potrebbe indicarci dei conflitti, un vero e proprio proprio blocco della sessualità, potrebbe non essere un momento propizio per intraprendere una relazione. Infine, potremmo essere di fronte ad un’energia femminile che è stata troncata e soffocata, probabilmente in periodo adolescenziale. Il consiglio dell’Imperatrice al rovescio è quello di prendersi del tempo e aspettare un momento migliore.
Bibliografia e Sitografia:
La via dei Tarocchi, Alejandro Jodorowsky
http://www.itarocchidigabriella.it/imperatrice.htm
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